giovedì 27 agosto 2009

PRESENTAZONE DEL GRUPPO METEO-PROTEZIONE CIVILE

MeteoPost1
Nelle intenzioni di chi scrive, questo articolo dovrebbe costituire una sorta di forum per la discussione sul tema. Sono graditi e incoraggiati commenti che contengano osservazioni e proposte.

Tra le priorità urgenti dell'Associazione 22 ottobre c'è l'istituzione di un piano della sicurezza comunale che consenta ai cittadini di convivere in maggior tranquillità con la possibilità che si verifichino nuove alluvioni.

La mattina del 22 ottobre 2008 migliaia di persone uscirono di casa per le quotidiane occupazioni o rimasero in abitazioni che stavano per essere investite dalla piena, totalmente ignare di essere esposte ad una catastrofe imminente. Dopo poche ore si contavano già dei dispersi, 5 dei quali poi risultati deceduti. Molti si sono trovati in situazioni di grave pericolo. Molti altri si sono resi conto di aver scampato il peggio per puro caso o per decisioni prese d'istinto.

Tenuto conto del fatto che, a 10 mesi dall'evento, non risulta ancora che siano stati presi opportuni provvedimenti per mettere al sicuro la popolazione, pensiamo che sia nel nostro diritto fare quanto è ragionevolmente in nostro potere affinché le nostre famiglie non debbano di nuovo essere esposte a rischi così estremi.

Vogliamo fare quanto è possibile perché chi vive nelle aree che sono state inondate non debba passare le notti nell'incertezza di venire spazzato via dalle acque del fiume con tutte le proprie cose. Vogliamo sapere che i nostri bambini non dovranno da un momento all'altro affrontare incredibili fiumi di fango e massi su strade, ponti e ponticelli che si trovano sul percorso di rientro a casa dalla scuola.

Cosa sta facendo l'ente pubblico

Con un considerevole ritardo, considerate le emergenze, è stato affidato lo studio idrogeologico necessario alla realizzazione delle principali opere di ripristino. Contestualmente, è stata affidata anche la redazione delle linee-guida per il piano della sicurezza locale.

La società incaricata sta lavorando e si prevede una consegna degli elaborati in tempi relativamente brevi. Solo in seguito (non si sa quanto ci vorrà) le autorità potranno emanare il piano della sicurezza definitivo.

Il Comune di Capoterra, inoltre, ha predisposto un servizio di SMS, riservato ai cittadini che aderiscano all'iniziativa, finalizzato all'emissione di comunicati in caso di nuove criticità:

(www.comune.capoterra.ca.it/index.php?option=com_content&task=view&id=382&Itemid=223)

Quindi, non esiste, ne' esisterà ancora per un pezzo, un piano della sicurezza adeguato al livello di rischio sperimentato. La stagione autunnale si avvicina rapidamente senza che si sappia esattamente cosa fare in caso di un nuovo evento alluvionale.

Per esempio, non si sa chi deve restare in casa e chi invece deve allontanarsene. Non si sa come fare a rendersi conto dell'arrivo di un evento critico e dove trovare in tempo utile informazioni attendibili. Non si sa quali siano i comportamenti da tenere e quali da evitare in un tale frangente. Non si sa come prepararsi ad una simile eventualità.

Non si sa se succederà di nuovo che qualcuno chiami aiuto nel mezzo della corrente con la propria auto e all'altro capo del telefono ci sia un addetto che non sa cosa rispondergli.

Non basta, poi, limitarsi a misure di prudenza che investano solo chi è già stato colpito: precipitazioni localizzate potrebbero cadere più intense su altre parti dei bacini limitrofi, altri insediamenti potrebbero essere colpiti. Perturbazioni più estese e persistenti potrebbero interessare aree molto più vaste e/o per un tempo più lungo e molte più persone potrebbero essere coinvolte.

Inoltre, il territorio è in rapido cambiamento: ogni intervento di ripristino, ogni nuova casa, se realizzati senza tutti gli opportuni criteri, possono introdurre modificazioni nel percorso dei deflussi superficiali ed esporre anche chi, per le esperienze precedenti, pensava di essere al sicuro.

Non è responsabile l'atteggiamento di chi cerca di tranquillizzare gli animi parlando di un evento fuori dal comune, che ha poche probabilità di ripetersi.

Il fatto che l'ottobre scorso si sia verificato un evento pluviometrico di dimensioni mai viste da quando si registrano i dati in Sardegna (85 anni) non può in alcun modo garantirci che un evento analogo non si presenti di nuovo a breve termine. Ricordiamo poi che anche per l'alluvione del 1999 si parlava di un evento straordinario, con ben poche possibilità di verificarsi di nuovo.

Cosa vogliamo fare

Il gruppo di lavoro meteo-protezione dell'Associazione si propone di intervenire sul tema della sicurezza in caso di eventi di piena con i seguenti intenti:

  • sensibilizzare le autorità sul problema della protezione civile e sulla necessità di un piano adeguato all'entità dei rischi che si sono manifestati ad ottobre;
  • evidenziare i problemi che si sono concretamente verificati affinché se ne tenga conto nella redazione del nuovo piano di protezione civile;
  • circostanziare le esigenze di sicurezza della popolazione che si sono manifestate;
  • richiedere l'istituzione di un servizio di allertamento alla popolazione, con procedure articolate secondo livelli di previsione via via più precisa degli eventi critici in arrivo, che consenta di prepararsi con diversi gradi di impegno da qualche giorno a qualche ora prima dell'evento;
  • insistere perché siano utilizzati nel migliore dei modi gli strumenti disponibili a supporto del sistema di allertamento: reti di monitoraggio pluviometrico, sistemi di previsione meteo, sistemi di protezione civile;
  • richiedere l'adeguamento tecnologico delle reti di monitoraggio meteo e degli strumenti di prevenzione;
  • premere affinché le autorità si assumano tutte le responsabilità di cui sono investiti;
  • richiedere che siano individuate con precisione le funzioni pubbliche che hanno il compito di allertare la popolazione in caso di eventi critici in arrivo;
  • far individuare e contribuire a divulgare le indicazioni sui comportamenti a rischio e sulle regole individuali di prudenza che i cittadini devono adottare per ciascun livello di allertamento;
  • predisporre e gestire una rete privata di monitoraggio per integrare e supportare la rete pubblica, soprattutto ora, in attesa che il piano della sicurezza sia completato;
  • fornire alla popolazione informazioni utili in attesa che le autorità siano in grado di rendere operativo il piano della sicurezza.

Cosa NON vogliamo fare

  • Non vogliamo sostituirci ai soggetti pubblici nello svolgimento di alcuna attività di specifica competenza.
  • Non vogliamo assumere responsabilità che sono e restano degli enti e funzionari competenti.
  • Non vogliamo creare interferenze che siano di ostacolo al corretto svolgimento delle attività degli enti preposti.
  • Non vogliamo, per quanto ci è possibile, lasciare spazio ad eventuali indecisioni, immobilismo e palleggiamenti di responsabilità.

Cosa stiamo facendo adesso

Siamo semplici genitori e lavoratori e, nei limiti delle nostre possibilità e competenze tecnico-scientifiche, ci siamo attivati da qualche tempo su alcuni temi che riteniamo particolarmente urgenti, di cui si dà descrizione nel seguito.

Dati della stazione meteo OAC

Creazione di procedure di elaborazione automatica dei dati pluviometrici gentilmente trasmessi dall'Osservatorio Astronomico di Poggio dei Pini, per rendere in ogni momento consultabili (finché le reti elettrica e telematica funzionano) gli ultimi valori di pioggia registrati, da confrontare con i dati storici relativi alle precedenti alluvioni.

Rete pluviometrica privata

Predisposizione di una rete pluviometrica privata, da finanziarsi con una raccolta di fondi presso soci e non soci. Se il progetto risulterà realizzabile, sarà costituita da centraline di monitoraggio da installare in abitazioni di volontari, con trasmissione e gestione centralizzata dei dati che pensiamo di rendere pubblici su web insieme ai dati dell'Osservatorio. E' in corso di ultimazione la fase di valutazione delle specifiche tecniche strumentali. Siamo attualmente in fase di progettazione preliminare della rete (ricerca dei siti e dei volontari, valutazione delle caratteristiche tecniche del sistema di trasmissione e gestione dati, stima preliminare dei costi).

Rete di osservazione fluviale privata

Predisposizione di una rete webcam di osservazione del reticolo fluviale, da installare in abitazioni di volontari. Anche in questo caso con trasmissione e gestione centralizzata e in tempo reale delle immagini riprese, da inserire su web insieme ai dati della rete pluviometrica. In fase di progettazione preliminare.

Pagina meteoweb

Creazione di uno strumento integrato dati pluviometrici/immagini webcam per fornire a chiunque disponga di una connessione Internet un'informazione di rapido accesso (per quanto i nostri mezzi potranno consentire), semplificata e in tempo reale sullo stato delle precipitazioni e dei deflussi nei corsi d'acqua principali.

Archivio siti interessati da esondazione

E' stata avviata la realizzazione di un archivio di singoli eventi di esondazione avvenuti, con danni a persone e cose, nel Comune di Capoterra. I siti saranno localizzati, con la precisione consentita dalla qualità dei dati recuperati, mediante un sistema di coordinate geografiche. Per completare le informazioni finora disponibili, si intende procedere ad una raccolta dati che dovrebbe coinvolgere quante più persone possibile attraverso la compilazione di una scheda (che verrà inserita al più presto nel blog) nella quale ognuno potrà riportare informazioni e testimonianze dirette. Le informazioni potranno essere utili ad individuare eventuali fattori capaci di aumentare/ridurre il rischio di esposizione ad eventi alluvionali. Serviranno inoltre a supporto delle attività del gruppo di soci che si occupa dei problemi idrogeologici.

Analisi delle reti meteorologiche

Valutazione delle caratteristiche delle reti meteo attualmente funzionanti, per evidenziarne le possibilità di miglioramento e di eventuale utilizzo in un sistema di gestione centralizzata.

Analisi dei fattori di sicurezza idrogeologica

Dal punto di vista di chi ha subìto gli eventi dell'ottobre scorso, è in corso un'analisi dei fattori che si ritiene possano influire sulla sicurezza idrogeologica degli abitanti di Capoterra. L'attività è finalizzata a fornire elementi di riflessione ai tecnici incaricati della stesura delle linee-guida del piano di protezione comunale.

Partecipazione

Si ricercano contatti con la società che sta predisponendo lo studio idrogeologico e le linee-guida per la sicurezza di bacino, per fornire informazioni ed eventuale collaborazione.

E' gradita la partecipazione di chiunque abbia un contributo da portare alla nostra attività. Vi preghiamo di inviare le vostre offerte di collaborazione all'indirizzo info@22ottobre.org dell'Associazione. Ricordiamo che le attività prestate all'Associazione dai soci e dai non soci sono esclusivamente a titolo gratuito.

2 commenti:

silvio ceccarelli ha detto...

Entro nel commento in quanto sollecitato dalle prime righe del post.

L'ho letto tutto anche se è lungo.

Se mi posso permetere, secondo il mio punto di vista, ritengo che le frasi in grassetto che ci riguardano non debbano essere concluse con un punto iterrogativo. Sono l'esposizione di un progetto attuativo di uno statuto e sono il programma, se vogliamo preliminare, per un'azione che state (stiamo)per intrapendere. Quindi niente punto iterrogarivo magari grassetto e di altro colore per meglio evidenziare le frasi.

Buon lavoro. Silvio

Lorella Vargiu ha detto...

Grazie Silvio, procedo.
Il testo del post è effettivamente lungo, ma sono tante le cose di cui occorreva parlare. I prossimi post sulle singole attività del gruppo di lavoro saranno sicuramente più brevi.

Lorella