mercoledì 1 dicembre 2010

POLEMICHE RIGUARDANTI LA SOLUZIONE ADOTTATA PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL TRATTO DELLA FOCE DEL RIO SAN GIROLAMO

Il Signor Luigi Frau in una sua recente interrogazione al Sindaco del comune di Capoterra afferma che, “da qualche giorno è costantemente subissato di telefonate effettuate da cittadini che abitano a Rio San Gerolamo che manifestano una certa preoccupazione dopo aver appreso che il Progetto per la “Messa in sicurezza idraulica del quartiere San Girolamo e delle infrastrutture viarie, del quartiere Frutti d’Oro, della foce e del ponte sul Rio Masoni Ollastu”, avrebbe subito delle modifiche sostanziali. Infatti, se dovessero corrispondere al vero le notizie pubblicate sul sito dell’Associazione 22 Ottobre, il progetto approvato in Consiglio comunale e in seguito nella Conferenza di Servizi, dovrebbe essere stato modificato in modo considerevole al punto da essere considerato nuovo e connotato col numero 04.” Dopodiché dopo aver ricordato che la delibera del Consiglio Comunale di Capoterra (n. 15 del 29.03.2010) “pur riconoscendo la validità del progetto 03, che prevedeva un congruo numero di delocalizzazioni“ proponeva l’approvazione della soluzione 02 constatava “che alcuni responsabili dell’Associazione 22 Ottobre avrebbero partecipato, pare, ad una “Conferenza di Servizi” resasi necessaria per ovviare a degli errori progettuali riscontrati in quest’ultimo periodo proprio a ridosso del II anniversario dell’evento calamitoso”, chiede al Sindaco se, “visto il tempo intercorso tra la telefonata del giorno 4 novembre e il giorno di presentazione della presente, è venuto a conoscenza di ulteriori notizie sulla veridicità delle voci allarmanti circa le ulteriori delocalizzazioni e indi la modifica del progetto 02.”

Non so che cosa abbia risposto il Sindaco all’interrogazione del signor Frau.

Sappiamo invece quello che non è segreto ma è scritto a chiare lettere nella DELIBERA N. 1 DEL 22.04.2010 del COMITATO ISTITUZIONALE dell’ AUTORITA’ DI BACINO REGIONALE.

(http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_38_20100520132036.pdf)

Oggetto: Analisi dell’assetto fisico del Rio San Girolamo-Masoni Ollastu a seguito dell’evento di piena del 22 ottobre 2008. Rivisitazione e integrazione dello studio denominato Piano Stralcio delle Fasce Fluviali, per la verifica delle delimitazioni delle fasce fluviali e per l’individuazione delle prime necessarie azioni (opere, vincoli e direttive), per il conseguimento di un assetto del corso d’acqua compatibile con la sicurezza idraulica del territorio e la salvaguardia delle componenti naturali e ambientali. (Ordinanza n. 9 del 30.12.2008 del Commissario Delegato per l’emergenza alluvione in Sardegna del 22 ottobre 2008).

(...)

CONSIDERATO che il giorno 04.12.2009 si è svolta apposita fase di presentazione pubblica, nella quale Direzione di Progetto e Consulenza Scientifica e il rappresentante del Raggruppamento di imprese incaricato hanno illustrato dettagliatamente le prime risultanze dello studio in argomento relative alla “Proposta assetto infrastrutturale di base”. Alla presentazione è stato convocato il Comune di Capoterra che ha partecipato con il Sindaco, diversi Consiglieri e Assessori, consulenti del Comune dell’Università di Cagliari e alcuni rappresentanti dell’Associazione “22 ottobre”;

(...)

CONSIDERATO che il giorno 15.04.2010, presso l’ufficio dell’Assessore regionale dei LL.PP., alla presenza del segretario dell’Autorità di Bacino, l’Assessore dei LL.PP., in rappresentanza del Comitato Istituzionale, ha incontrato il Sindaco e due Assessori del Comune di Capoterra e che in tale sede sono state ulteriormente rimarcate le peculiarità delle tre soluzioni, soprattutto in termini di manutenzione delle opere e di sicurezza. In particolare a parziale integrazione di quanto deliberato dal Consiglio Comunale di Capoterra con atto n. 15 del 29.03.2010, gli amministratori hanno rappresentato la ulteriore possibilità di integrare la soluzione progettuale ottimale prevedendo un alveo dimensionalmente coerente con la soluzione 2 integrato con aree golenali coerenti con la soluzione 3 variante B, facendo inoltre presente di essere edotti circa i maggiori oneri di manutenzione derivanti da tale proposta; inoltre è stata rappresentata la opportunità di modificare la configurazione dell’accesso stradale al quartiere San Girolamo, realizzandola attraverso la strada dei Genovesi anziché con la bretella di nuova realizzazione ipotizzata nello studio proposto dal raggruppamento incaricato.

(...).

TENUTO CONTO che in sede di discussione preliminare alla votazione, l’assessore Giuliano Uras ha espresso parere favorevole alla approvazione della ipotesi progettuale (...) denominata soluzione proposta n°3 variante B, mentre gli altri componenti del Comitato Istituzionale presenti hanno concordemente ritenuto di individuare quale ipotesi di intervento da attuare quella che preveda un alveo dimensionalmente coerente con la soluzione 2 (...) ma con tracciato dell’asse del corso d’acqua e utilizzazione delle aree golenali coerenti con la soluzione 3 variante B;

DELIBERA

1) di individuare quale ipotesi di intervento da attuare, fatti salvi i necessari approfondimenti progettuali da parte dell’Assessorato dei Lavori Pubblici, titolare dell’attuazione degli interventi, e l’acquisizione delle prescritte autorizzazioni, quella che preveda un alveo dimensionalmente coerente con la soluzione 2 di cui allo studio sviluppato dal “Consorzio Intecno – DHI di Torino, Hydrodata s.p.a. e ART Ambiente Risorse Territorio s.r.l.” ma con tracciato dell’asse del corso d’acqua e utilizzazione delle aree golenali coerenti con la soluzione 3 variante B;

Questo è stato ribadito nella DELIBERA DEL COMITATO ISTITUZIONALE N. 1 DEL 22.09.2010 (http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_19_20101004191542.pdf)

Nella carta pubblicata nel nostro sito vi è l’ipotesi di intervento che “preveda un alveo dimensionalmente coerente con la soluzione 2” (...) ma con tracciato dell’asse del corso d’acqua e utilizzazione delle aree golenali coerenti con la soluzione 3 variante B.

Quindi da aprile si sapeva quello che ora sembra una novità.

La cosa che ci lascia sconcertati è apprendere che alcuni rappresentati della nostra Associazione avrebbero partecipato ad una fantomatica Conferenza di Servizi resasi necessaria per ovviare a degli errori progettuali riscontrati in quest’ultimo periodo proprio a ridosso del II anniversario dell’evento calamitoso.

L’unica conferenza di servizi a cui alcuni rappresentati della 22ottobre hanno partecipato è quella del 04.12.2009 (come documentato anche nella delibera) dove, peraltro era presente anche il signor Frau.

Riassumendo, nello studio consegnato ad Aprile dalla società Hydrodata compaiono le seguenti soluzioni progettuali per il tratto vallivo:

Soluzione 01 – la prima contenuta nello studio Hydrodata versione novembre 2009, molto contestata da tutti perché creava delle bacinelle chiuse dentro i quartieri.

Soluzione 2 – Alveo da 50 m di sezione e argini alti al massimo 1 m – delocalizzazioni ridotte a pochi edifici: suola materna, scantinato di fronte alla scuola, serra, cabina elettrica, azienda agricola, azienda di Frutti d’Oro, Bar Sottovento, Rivendita legnami e piscine – Nuova strada per accedere alla zona del quartiere Rio S. Gerolamo con inserimento di una nuova rotatoria - Soluzione richiesta dal comune ma considerata la peggiore idraulicamente dagli stessi tecnici di Hydrodata


Soluzione 3A e 3B – alveo da 30 m di sezione, argini alti al massimo 1,5 m – delocalizzazioni più estese nella sponda destra della lottizzazione S. Gerolamo con diverse abitazioni da ricostruire - Strada d’accesso al quartiere Rio S. Gerolamo che ricalca la vecchia via dei Genovesi.

Soluzione 4 – alveo da 50 m di sezione con tre delocalizzazioni di edifici, di cui due case, il resto sono sempre le stesse - Maggiore protezione della sponda sinistra a monte della scuola materna (zona Serre Peronia)- Strada d’accesso al quartiere Rio S. Gerolamo che ricalca la vecchia via dei Genovesi.

(vedi post precedente)

La delibera n. 1 del Comitato Istituzionale dell’autorità di bacino regionale del 22 aprile 2010 (ripeto 22 aprile 2010) decide che l’ipotesi di intervento da attuare è la Soluzione 4.

Questi sono i fatti, tutto il resto sono chiacchiere.

Antonio Sau

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