giovedì 12 novembre 2009

Incontro con il Sindaco sul Piano di Emergenza

Il 7 novembre 2009 si è svolto alla scuola di Frutti d'oro un incontro tra il sindaco, i tecnici della società Sinergy e un certo numero di cittadini convenuti, sul tema del piano di emergenza recentemente messo a punto dalla società e approvato dal Comune di Capoterra.


Esposizione del Piano


I tecnici di Sinergy hanno descritto i punti salienti del piano, riportati ai punti seguenti.

Il piano è ripartito in due parti specificamente dedicate: una al rischio idrogeologico, l'altra al rischio "d'incendio d'interfaccia" (incendio delle fasce prossime agli insediamenti urbani).

1) La perimetrazione delle aree a rischio del Piano di Emergenza ha tenuto in massimo conto la delimitazione fornita dal Corpo Forestale, che comprende tutte le aree che sono state effettivamente inondate il 22 ottobre ed anche alcune aree perimetrali che non sono state inondate ma rientrano comunque nell'area a rischio.

2) Sono stati individuati dei "cancelli" ossia postazioni di sorveglianza in caso di eventi critici, presidiati dalle forze dell'ordine, distinguendo tra aree esterne (strada statale, presidiata dalla polizia stradale) ed aree interne (presidiate dalle forze di polizia municipale).

3) Sono state individuate aree di concentrazione della popolazione in caso di evacuazione, distinte in aree di raccolta, destinate al solo transito temporaneo, e aree di permanenza, dove potrebbero anche essere erette, in caso di necessità, delle tende. Queste aree sono state individuate in modo da consentire, a gruppi di abitanti provenienti dalla stessa zona, di dirigersi verso l'area sicura più vicina.

4) E' stata definita una viabilità di emergenza, che deve consentire alle persone di spostarsi velocemente e senza intoppi verso le aree di raccolta.

5) E' previsa un'attività di informazione ai cittadini, che verranno messi al corrente, con i mezzi più opportuni, delle misure prese.

6) Sono state definite delle competenze, mediante le quali risultano individuate, con nome e cognome, le persone responsabili delle misure di sicurezza, in modo da evitare sovrapposizioni o carenze nell'attribuzione dei compiti.

7) Si prevede che tutti i soggetti pubblici e privati che ospitano pubblico (scuole, uffici, sanità) nelle aree a rischio si dotino di un proprio piano di emergenza.

8) Si è provveduto ad una individuazione puntuale, cartografica, degli edifici e dei cittadini esposti al rischio alluvione, intendendo con questi ultimi tutti coloro che, per ragioni di salute o d'altro genere, non siano in grado di spostarsi dalle loro case per raggiungere le aree di sicurezza e abbiano bisogno di assistenza in caso di evacuazione.

9) Si considera l'uso degli SMS come metodo di comunicazione diretta, ma non l'unico.



Domande dei cittadini convenuti

a) Quale metodo sarà operativamente usato per allertare la popolazione, ad esempio per segnalare la necessità di evacuazione? Possono essere usati lampeggiatori di segnalazione o sirene?
Risposta: I tecnici affermano che la normativa non consente al momento di utilizzare segnalazioni dirette, acustiche o luminose, per allertare la popolazione (non è chiaro quale metodo sarà utilizzato n.d.r.)

b) Saranno predisposte delle esercitazioni per la verifica delle modalità operative di realizzazione del piano di emergenza?
Risposta: Sono previste.

c) Esiste un rischio diretto per gli operatori di forza pubblica che vengono inviati a costituire i punti di presidio (cancelli), posti all'interno o nelle immediate adiacenze delle aree soggette ad inondazione?

Risposta: Le forze dell'ordine corrono dei rischi nell'interesse di tutti (non è chiaro se i presidi saranno usati per impedire l'accesso in caso di allertamento o se saranno limitati alla situazione di evento avvenuto).

d) Saranno effettuate verifiche nei confronti dei soggetti privati e pubblici che devono predisporre propri piani di emergenza (es. le scuole)?

Risposta: Il Comune farà le verifiche e fornirà assistenza a tali soggetti per la realizzazione dei singoli piani di sicurezza.


e) Sono stati censiti i serbatoi di gas pubblici e privati che hanno dato parecchi problemi di messa in sicurezza subito dopo l'alluvione del 22 ottobre?

Risposta: Questo lavoro è necessario soprattutto nel caso di piano di sicurezza incendi (non è chiarissimo in che misura questo lavoro sia stato effettuato, n.d.r.).


f) Sono stati individuati singoli responsabili per la sicurezza?

Risposta: Sono stati individuati, nel dettaglio, per quel che riguarda le competenze interne al Comune. Il piano però prevede anche l'intervento di altri soggetti (Protezione Civile nazionale e regionale, servizi regionali, forza pubblica ecc) sui quali il Comune non ha poteri organizzativi.


g) Qual'è il soggetto responsabile di ordinare l'evacuazione della popolazione in caso di necessità?

Risposta: Al momento il soggetto non è individuato. Il Comune diramerà questa disposizione se riceverà indicazioni da responsabili a livello regionale, che non hanno espresso disponibilità a questo compito. Il Comune, ad oggi, non riceve alcun dato pluviometrico dagli enti che ne dispongono.


h) Può il Comune dotarsi di una rete autonoma di monitoraggio pluviometrico e del relativo centro operativo di controllo?

Risposta: L'amministrazione comunale non ha risorse economiche e di personale per una rete autonoma di monitoraggio pluviometrico e non è comunque orientata a prendere in carico competenze sulla produzione di questi dati.










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