ASSOCIAZIONE 22 OTTOBRE
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I cittadini di Capoterra colpiti dall’alluvione del 22 ottobre 2008
- Vista la richiesta, da parte di molti residenti, di essere parte attiva nella prevenzione di futuri disastri da parte di eventi meteorologici seppur eccezionali;
- Vista la situazione di perdurante disagio di tipo sociale, morale e strutturale in cui si trovano a vivere;
- Vista la preoccupante situazione igienico sanitaria del loro contesto abitativo;
- Vista l’assenza, da parte degli enti preposti, di comunicazioni precise e puntuali alla cittadinanza, in merito alle decisioni assunte per portare a soluzione i gravi problemi causati dall'evento calamitoso alle infrastrutture pubbliche e alle proprietà private;
hanno deliberato di costituirsi in libera Associazione.
I principali obiettivi dell’Associazione sono i seguenti:
- creare una struttura di supporto e di riferimento per consentire di dare visibilità e voce alla cittadinanza che vuole partecipare attivamente alla ricostruzione del territorio ed al suo governo futuro, secondo i principi dello sviluppo sostenibile, con proposte sui temi di interesse pubblico scaturiti immediatamente dopo l’alluvione del 22 ottobre 2008;
- contribuire attivamente, anche mediante la formazione e la divulgazione, ai futuri interventi di ingegneria del territorio, verificando che siano pensati ed attuati secondo i criteri di partecipazione dei cittadini, sostenibilità ambientale, incentivazione dello sviluppo sostenibile, riconversione sostenibile dell'utilizzo precedente, tutela delle emergenze ambientali, storiche ed archeologiche, prevenzione dai rischi idrogeologici e incendio, sicurezza e protezione delle popolazioni, implementazione del benessere dei residenti;
- supportare i residenti delle zone gravemente colpite dagli eventi alluvionali recenti, nelle azioni di confronto con le amministrazioni pubbliche, al fine di contribuire all’opera di ricostruzione materiale e morale del territorio di Capoterra;
- stipulare con tutti gli enti coinvolti il “Patto del Fiume”, intendendo così collaborare attivamente con tutte le istituzioni, affinché possa esprimere pareri e proposte in merito allo studio per il progetto della sistemazione idrogeologica del Rio San Gerolamo e della ricostruzione delle aree residenziali e rurali colpite dall’alluvione e in merito alle decisioni e scelte future relative alla delocalizzazione degli edifici e delle infrastrutture, incompatibili con la messa in sicurezza del fiume e dei suoi affluenti;
- promuovere e stimolare la realizzazione del “Parco Fluviale San Gerolamo” a cui l’Associazione si impegna a contribuire fattivamente.
L’Associazione 22 Ottobre per rispondere alla pressante richiesta, da parte dei residenti, di informazioni sui temi dell’alluvione che ha colpito l’area il 22 ottobre 2008 e sullo stato delle conoscenze e degli studi realizzati in questi mesi sul territorio di Capoterra in generale e sul bacino del Rio San Gerolamo in particolare, comunica di aver organizzato il primo incontro informativo pubblico sul tema:
IL BACINO DEL RIO SAN GEROLAMO E L’EVENTO ALLUVIONALE DEL 22 OTTOBRE 2008
L’incontro si svolgerà il 14 marzo 2009, dalle ore 15.00 alle ore 19.30, nella sala riunioni della Cooperativa Poggio dei Pini ubicata presso il Centro Commerciale di Poggio dei Pini.
Interverranno all’incontro numerosi esperti della Regione Autonoma della Sardegna e liberi professionisti che si sono occupati del fenomeno alluvionale e delle sue conseguenze sul territorio, come illustrato in dettaglio nel programma dell’incontro.
Si invita la popolazione a partecipare numerosa.
2 commenti:
Credo sia il caso di dare il via ai commenti sul nostro BLOG, con la speranza che diventi per tutti gli abitanti di Capoterra il luogo di incontro e di confronto, come lo è diventato per Poggio dei Pini il Blog di Giorgio Plazzotta. E proprio da quel Blog voglio iniziare, ricordando a tutti che nei primi giorni dopo il 22 ottobre, esso è diventato un utilissimo strumento di informazione e di scambio di notizie utili per cercare di tornare alla normalità. La nostra Associazione, in quanto aspirante portatrice di interessi di tutta la popolazione colpita, deve molto a questo strumento di comunicazione e al suo “padrone di casa”.
Non sembri fuori luogo, ma vorrei ricordare anche le cinque persone, vittime dell'incoscienza, o della follia, di chi si è assunto l'onere di pianificare il territorio con in mente l'immediato bisogno di costruire e non la banale considerazione che, soddisfatto tale immediato bisogno, in quella casa ci si sarebbe abitato per tanti anni... fino anche all'anno in cui gli alluvioni del 1961 e seguenti sarebbero tornati. Diciamolo pure, di chi si è assunto l'onere di pianificare il territorio senza saperlo fare.
Sono stati in cinque, ma se il vento fosse stato un po', solo un po' più lento la Scuola sarebbe stata piena, le cucine delle case con più di bambini scesi dalle loro camere per fare colazione, le strade comunali e statali con un lungo torpedone di auto piene di famiglie. Cinque vittime per non dimenticare neanche un attimo di quella terribile mattina, neanche un briciolo dell'incoscienza di chi lo ha permesso, neanche una di quelle persone.
Ieri finalmente è iniziato tutto. Ieri la nostra Associazione è uscita in pubblico con un evento molto importante. Una ricostruzione, su basi scientifiche, di un evento “fuori norma” che è sfuggito a tutte le statistiche e a tutte le previsioni, ma che ci ha insegnato a non dare nulla per scontato (previsioni meteo, tempi di ritorno, dimensionamenti di ponti e strutture, ecc.) e a non sottovalutare il pericolo che viene dalla violenza alla natura.
C'era tanta gente, alcuni si aspettavano un evento meno “scientifico”, ma si deve iniziare sempre dal definire esattamente ciò che è accaduto, se no i rimedi sono approssimativi... come lo furono i pianificatori. Ora però incontriamo anche la gente che vuole risposte semplici, con la divulgazione del perché la lotta alle alluvioni si combatte in prima linea con la lotta alla distruzione dell'ambiente, con la lotta agli incendi, con la disponibilità di accumuli idrici adeguati, e magari con soluzioni non semplici e non finalizzate solo a far vedere che qualcosa si fa. Stiamo in campana perché non ci aspettano tempi buoni, ma tanta demagogia e fumo negli occhi. Auguri a tutti e congratulazioni ai miei compagni di ventura.
Roberto Trudu
Mi unisco al ricordo di Roberto riguardo alla nascita dell'associazione, scaturita da un'intenso scambio di opinioni sul blog di poggio dei pini, doveroso quindi un plauso a Giorgio Plazzotta per aver dato voce a tantissime persone...
le cose da fare sono tante, sia per ricordare le tante vittime nel nostro territorio, sia per salvaguardare tutti i cittadini... abbiamo bisogno del sostegno e delle proposte di tutti...
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