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A seguito dell'alluvione del 22 Ottobre scorso che ha colpito duramente il territorio di Capoterra, un gruppo di cittadini coinvolti nella catastrofe naturale ha costituito l'Associazione 22 Ottobre con il proposito di seguire da vicino l’opera degli enti pubblici nella gestione delle molte emergenze che continuano a perdurare nelle aree colpite.
L'Associazione 22 Ottobre intende stipulare con tutti gli enti coinvolti il “Patto del Fiume” con l’obiettivo di fornire ai cittadini i mezzi per rendere pubblico ed influente il proprio punto di vista sulle scelte relative alla delocalizzazione di quelle abitazioni ed infrastrutture che non possono più essere ritenuti al sicuro da future alluvioni e in merito alla sistemazione idrogeologica del Rio San Gerolamo, nonché ai ripristini nelle aree residenziali e rurali colpite dall’alluvione.
In particolare, si intende far conoscere l'attuale situazione del Capoterrese alla Presidenza della Giunta Regionale, al Commissariato per l'emergenza alluvione e a tutte le amministrazioni ed enti che sono coinvolti nei lavori di ripristino e di prevenzione per future calamità. Si intende offrire collaborazione attiva e propositiva alle istituzioni, anche fornendo l'aiuto di propri tecnici ed esperti in discipline scientifiche e conoscitori del territorio di Capoterra.
Si intende inoltre premere affinché siano fornite alla popolazione colpita dall’alluvione informazioni chiare e precise riguardo lo stato di avanzamento di studi, progettazioni, attività operative ed interventi di miglioramento dello stato della sicurezza.
Il 18 marzo 2009 l'Associazione ha inviato alle suddette autorità una lettera, contenente tutti i temi che richiedono un intervento urgente, affinché sia indetta una conferenza di servizi tra le istituzioni succitate, i rappresentanti dei residenti e l'Associazione stessa al fine di chiarire quali siano le effettive risorse finanziarie regionali e statali immediatamente disponibili e affinché vengano assunti impegni precisi sui temi critici. Primi fra tutti la messa in sicurezza dell’alveo del Rio San Girolamo, per evitare che nuove alluvioni investano le case già colpite, il ripristino
delle fogne gravemente danneggiate che scaricano direttamente nel lago di Poggio dei Pini (che non si sa quando sarà effettuato da Abbanoa), l’attivazione immediata di un monitoraggio delle condizioni igienico-sanitarie delle aree abitate intorno al lago e a valle dello stesso.
L'Associazione 22 Ottobre intende stipulare con tutti gli enti coinvolti il “Patto del Fiume” con l’obiettivo di fornire ai cittadini i mezzi per rendere pubblico ed influente il proprio punto di vista sulle scelte relative alla delocalizzazione di quelle abitazioni ed infrastrutture che non possono più essere ritenuti al sicuro da future alluvioni e in merito alla sistemazione idrogeologica del Rio San Gerolamo, nonché ai ripristini nelle aree residenziali e rurali colpite dall’alluvione.
In particolare, si intende far conoscere l'attuale situazione del Capoterrese alla Presidenza della Giunta Regionale, al Commissariato per l'emergenza alluvione e a tutte le amministrazioni ed enti che sono coinvolti nei lavori di ripristino e di prevenzione per future calamità. Si intende offrire collaborazione attiva e propositiva alle istituzioni, anche fornendo l'aiuto di propri tecnici ed esperti in discipline scientifiche e conoscitori del territorio di Capoterra.
Si intende inoltre premere affinché siano fornite alla popolazione colpita dall’alluvione informazioni chiare e precise riguardo lo stato di avanzamento di studi, progettazioni, attività operative ed interventi di miglioramento dello stato della sicurezza.
Il 18 marzo 2009 l'Associazione ha inviato alle suddette autorità una lettera, contenente tutti i temi che richiedono un intervento urgente, affinché sia indetta una conferenza di servizi tra le istituzioni succitate, i rappresentanti dei residenti e l'Associazione stessa al fine di chiarire quali siano le effettive risorse finanziarie regionali e statali immediatamente disponibili e affinché vengano assunti impegni precisi sui temi critici. Primi fra tutti la messa in sicurezza dell’alveo del Rio San Girolamo, per evitare che nuove alluvioni investano le case già colpite, il ripristino
delle fogne gravemente danneggiate che scaricano direttamente nel lago di Poggio dei Pini (che non si sa quando sarà effettuato da Abbanoa), l’attivazione immediata di un monitoraggio delle condizioni igienico-sanitarie delle aree abitate intorno al lago e a valle dello stesso.
Nella lettera inviata si richiedono inoltre interventi urgenti sulla viabilità, problema gravemente sentito dalla popolazione di Pauli Ara, rimasta separata e di fatto molto distante dal resto della comunità di Poggio dei Pini, così come si risente il problema della pericolosità della viabilità provvisoria, precariamente ripristinata durante i primi giorni dell’emergenza. Risultano, infatti, ancora estremamente pericolose le strade di collegamento che conducono a Pauli Ara, quelle che corrono su tutta la sponda destra del Rio San Gerolamo, i ponti sul Rio San Gerolamo, il guado sotto la diga di Poggio dei Pini.
La popolazione colpita dall’alluvione si chiede già da tempo dove siano attualmente arenati o utilizzati i finanziamenti regionali stanziati per “interventi urgenti di manutenzione straordinaria degli alvei dei corsi d'acqua e per le opere di prevenzione dei rischi idrogeologici ed idraulici” (1,4 milioni di euro) e per “primi interventi di ripristino della viabilità principale e secondaria, dei servizi e dei sottoservizi, primi interventi di ripristino e ricostruzione degli argini del fiume Rio San Girolamo” (4,2 milioni di euro).
L'Associazione 22 Ottobre intende adoperarsi per conoscere l’attuale dislocazione e reale disponibilità di queste risorse finanziarie.
Nei programmi dell’Associazione ci sono, inoltre, la richiesta di predisporre un piano di prevenzione per la prossima stagione autunno-invernale e il recupero, al suo livello originario, del lago di Poggio dei Pini, non solo nel fondamentale ruolo estivo di bacino di prelievo per gli elicotteri impegnati nella difesa dagli incendi boschivi, ma anche di area umida significativa per l’intero territorio di Capoterra.
In prospettiva, vi è infine l’auspicio che tale impegno conduca alla realizzazione del “Parco Fluviale San Gerolamo” a cui l’Associazione si impegna a contribuire fattivamente.
Con l’invio della lettera al Presidente della Regione e a tutti gli enti pubblici interessati, l'Associazione 22 Ottobre ha cercato un primo contatto con le istituzioni e ha richiesto esplicitamente di essere coinvolta in tutte le iniziative ed attività che l'Amministrazione regionale e gli altri Enti locali porteranno avanti nei prossimi mesi.
L’Associazione 22 Ottobre si impegnerà affinché i residenti nelle aree colpite siano costantemente informati sullo stato delle indagini, degli studi e delle progettazioni che li riguardano.
Nei programmi dell’Associazione ci sono, inoltre, la richiesta di predisporre un piano di prevenzione per la prossima stagione autunno-invernale e il recupero, al suo livello originario, del lago di Poggio dei Pini, non solo nel fondamentale ruolo estivo di bacino di prelievo per gli elicotteri impegnati nella difesa dagli incendi boschivi, ma anche di area umida significativa per l’intero territorio di Capoterra.
In prospettiva, vi è infine l’auspicio che tale impegno conduca alla realizzazione del “Parco Fluviale San Gerolamo” a cui l’Associazione si impegna a contribuire fattivamente.
Con l’invio della lettera al Presidente della Regione e a tutti gli enti pubblici interessati, l'Associazione 22 Ottobre ha cercato un primo contatto con le istituzioni e ha richiesto esplicitamente di essere coinvolta in tutte le iniziative ed attività che l'Amministrazione regionale e gli altri Enti locali porteranno avanti nei prossimi mesi.
L’Associazione 22 Ottobre si impegnerà affinché i residenti nelle aree colpite siano costantemente informati sullo stato delle indagini, degli studi e delle progettazioni che li riguardano.
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