martedì 8 marzo 2011

RESOCONTO DELLA MANIFESTAZIONE DEL 6 MARZO 2011

Durante la mattinata di Domenica 6 Marzo, organizzato dall’ Associazione 22 ottobre, si è svolto a Poggio dei Pini un evento straordinario: l’inaugurazione del “Ponte che non c’è” !

L’unica opera che oggi può realisticamente essere inaugurata a quasi due anni e mezzo dal tragico evento alluvionale che stroncò 4 vite umane e ferì profondamente il territorio di Capoterra.

All’evento hanno partecipato un centinaio di cittadini provenienti dai vari “quartieri “ di Capoterra. Poco rappresentato, però, sul piano numerico, Poggio dei Pini, particolarmente coinvolto per via dell’isolamento a cui la mancata ricostruzione del ponte ha condannato gli abitanti di Pauliara.

Particolarmente gradita la presenza di cittadini provenienti da quartieri meno coinvolti nei disagi del ponte, ma ugualmente solidali e partecipi della mancata messa in sicurezza del territorio, facenti parte di quello che potremmo definire l’hinterland capoterrese.

Presente una nutrita delegazione della Cooperativa Poggio dei Pini, in persona del suo Presidente e diversi consiglieri, come pure il consigliere regionale Marco Espa di Torre degli Ulivi ed i consiglieri comunali Franco Bayre, centro storico, e Giacomo Mallus, Rio San Gerolamo.

Presenti le Tv locali: Videolina e Rai 3, che hanno dato risalto all’evento con riprese, cronache ed interviste mandate in onda durante i Tg nella giornata di domenica.

La manifestazione ha avuto un riscontro assolutamente positivo per l’importanza dell’argomento, trattato in chiave allegorica, ironica ma anche estremamente seria, e per la buona organizzazione che l’Associazione 22 ottobre ha saputo esprimere con l’impegno e la partecipazione dei propri soci.

L’evento si è svolto proprio dove, prima o poi, sorgerà il nuovo Ponte di Pauliara, dove i partecipanti hanno potuto apprezzare i manifesti con la ricostruzione storica della via crucis del ponte, spazzato dalla furia dell’acqua in quella drammatica mattina del 22 ottobre 2008.

Dettagliatamente descritti, inoltre, gli ostacoli alla sua immediata ricostruzione, causati dalla scarsa attenzione della politica e dalla burocrazia dell’apparato regionale, che ne hanno impedito, sino ad oggi, la ricostruzione.

Certamente d’effetto il “Ponte che non c’è“ appeso ad una corda che gli spericolati della Associazione 22 ottobre hanno fissato da una sponda all’altra del Rio, esibendosi in arrampicate stile “Green Peace“ sotto la guida capace del socio Pigi Garavello.

Particolare successo ha riscosso la cerimonia d’inaugurazione eseguita dal “Governatore Del Cappello” che si è presentato in elegante completo blu, cilindro e fascia tricolore delle grandi occasioni.

Anche il naso era quello dei grandi eventi: lungo e rigido come quello di Pinocchio, a rappresentare la politica bugiarda che assume impegni, fissa scadenze e regolarmente li disattende.

Magistralmente introdotto sulle note dell’Inno di Mameli dall’Assessore ai lavori pubblici Ingegner Roby Delponte, che si è presentato in tenuta da capocantiere con casco di sicurezza giallo,


come pure tutti i membri della Associazione 22 ottobre (qui sotto).

Il “Governatore Del Cappello” era affiancato dalle Autorità Militari in alta uniforme, la Repubblica in prima persona, e da uno stuolo di bambini in maschera desiderosi di partecipare al taglio del nastro ed al successivo rinfresco.

Prima del taglio il “Governatore Del Cappello” ha voluto dedicare ai presenti alcune massime, tipiche della politica con il naso lungo, che riportiamo per intero nell’intervento successivo, concludendo che con l’inaugurazione del Ponte che non c’è, la nostra comunità può riprendere una vita serena e senza pericolo perché c’è chi si preoccupa del nostro futuro, come dimostra l’avanzato stato dei lavori di messa in sicurezza del territorio oltre allo stato di inesistenza del ponte.

Infine, togliendosi il naso della festa, si è chiesto se forse a nessuno interessi il nostro presente tenuto conto di come, chi deve, si occupa del nostro futuro.

Dopo il consueto taglio del nastro la cerimonia si è avviata verso la sua conclusione sulle note della già famosa canzone “Il ponte che non c’è” eseguita splendidamente dal socio Giorgio Plazzotta su testo del consigliere Franco Bayre e musiche gentilmente prestato da un anonimo Edoardo Bennato.



Prima dei botti e del rinfresco, offerto ai presenti dalla Associazione 22 ottobre, e impreziosito dalla crostata di Mamma Teresa (alias la Repubblica), il Presidente dell’Associazione 22 ottobre, Antonio Sau, ha illustrato i motivi della manifestazione, finalizzata a sollecitare la realizzazione del ponte di Pauliara entro giugno, come già promesso nell’ormai lontano 2009 in verità, e l’avvio del piano di messa in sicurezza del territorio, unico strumento che può ridare davvero serenità e sicurezza alla nostra comunità ferita dal tragico evento alluvionale del 22 ottobre 2008.













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